DOCUMENTO CECCONI PONTE MIOZZI
ICome saprai sto studiando l'interramento della cosiddetta laguna media a seguito della costruzione dei ponti dal 1800 ad oggi allo scopo di proporre un ripristino della vivificazione mareale del transito per piccole imbarcazioni per la voga e la rinaturalizzazione paesaggistica di questa landa di fango e ostriche.
Dalle prime valutazioni lo spessore di fango accumulatosi a valle del ponte in circa 180 anni e' dell'ordine dei 2 metri,
interessante e' notare che vi erano dei varchi profondi in testata ai pili sino a 3,5 m ed un canale di servizio di 2,5-3,5 m che sono scomparsi
parimenti il magistrato alle acque nel rassegnare il parere sui due ponti e lo stesso Miozzi erano sicuri che non vi sarebbe stato impaludamento, e che comunque vi si sarebbe potuto provvedere a onere dei concessionari : le ferrovie e ora Veneto Strade che in 180 anni hanno fatto ben poco
Ora il danno e' manifesto in quanto gia' con una bassa marea di -0,3 su punta salute (-0,5 m s m IGM) l'intero fondale emerge nelle zone con ostriche e sta' a pelo d'acqua altrove.
Per meglio documentare quanto sopra sono a chiedervi una riproduzione in pdf dei seguenti documenti:
- Carta del Genio Civile MAV del 1929 con le quote fitte dei fondali e canali almeno per la zona di interesse sotto riportata
- Profilo longitudinale del ponte con i controlli di interramento condotti dal mozzi recuperando i rilievi del 1845, 1867, 1900, che estendero' al 1930, 1970,2000,2019
- copia delle pubblicazioni inerenti il ponte Austro- Ungarico in relazione alle scelte per contenere l'impatto idro-morfologico e ambientale visto che allora , nel 1930, era ben noto che "palo fa paluo" e venezia era stretta da una morsa di fango visto che il livello del mare( sia per eustatismo che per subsidenza) era variato in modo insignificate rispetto all'atteramento secolare che affliggeva la laguna dal 1300 e che aveva gia' portato alla diversione dei fiumi e al trasferimento delle valli da pesca comunque aperte al flusso mareale in gronda lagunare.
Ogni altro materiale, suggerimento o commento e' gradito dandovene il giusto credito.
Ho riportato per l'area di interesse il tempo di residenza calcolato con i varchi aperti ed il fondale del 2000 , immaginate ora con i varchi chiusi quale e' l'impatto: in pratica la nuvola rossa si e' allargata e allungata fino a nord del ponte !
Grazie e naturalmente vi terro' informati sugli sviluppi dello studio che potrebbe portare anche con il vostro aiuto a trasformare questo problema in una opportunita' di ridisegno estetico e funzionale delle aree a sud del ponte reintroducendo il flusso mareale e la varieta' di forme lagunari con scomensere e depositi che possano formare un complesso funzionale di ghebi, chiari e barene
anticipando di fatto la tendenza in atto che procede al ritmo di 10-15 cm ogni decennio.
Giovanni Cecconi
Direttore del Venice Resilience Lab e Wigwam^ International Climate Change Network
Coordinatore della proposta di progetto EU Life RETIDE con la Consulta della Laguna media.
Attivatore del Partnerariato di Anticipazione del Futuro della Navigazione a Venezia con Skopie
Start-up dell'Univ. di Trento, diretta dal prof. Roberto Poli, www.skopia-anticipation.it
S.Croce 297 Venezia I-30135 Direzione: Via Porto 8 Piove di Sacco Padova i-35028
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